giovedì 30 settembre 2010

UN OMAGGIO ALLA CITTA DELL'AQUILA: CIAMBELLA ALLO ZAFFERANO

Lo zafferano è una delle spezie più costose. Questo perchè per ricavarlo da dei meravigliosi fiori color lilla chiaro, ha bisogno della raccolta manuale di mani abili e delicate, che sanno come separare i pistilli dal fiore e ricavare tanti meravigliosi e profumati fili dorati.


Lo zafferano italiano è rinomato in tutto il mondo, e quello dell'Aquila, precisamente della piana di Navelli ha ricevuto la DOP nel 2005. Non si trova, ahimè, nei supermercati, ma nei negozietti aquilani, che lo vendono in delle confezioni preziosissime anch'esse: dei piccoli vasetti di ceramica di Castelli.


Un'ideale, a mio avviso, idea regalo per gli amanti delle spezie e della buona cucina :-)

Il classico piatto preparato con lo zafferano è il risotto. In Abruzzo si usa arricchirlo anche con dei pezzettini di salsiccia fresca che rendono il piatto ancora più prelibato!
Per caso si è capito che amo l'Aquila?
Beh si, la amo... vorrei che tutti potessero averla vista come l'ho vista io prima del 6 aprile del 2009. Il mercato ogni mattina in Piazza Duomo, gli odori delle pizze fritte, dei salumi e dei formaggi, i colori della frutta e della verdura che venivano dalle campagne circostanti, la vita che c'era tra i viottoli del centro, il negozio che vendeva ricami fatti a mano con il tombolo, la pasticceria con una vetrina piena di ferratelle.......
I palazzi, i portoni, le viuzze... i bambini dell'asilo vicino casa che uscivano per mano con la propria mamma...

Mi manca davvero tutto questo........

Adesso si fa vita da centro commerciale, si va, si gira, si guarda distrattamente, e si torna a casa.. le serate sono molto vuote... quei locali sempre pienissimi del centro, dove non potevi fare un passo senza incontrare qualcuno, sono diventati quasi un miraggio... molti hanno riaperto, è vero, ma tra chi si è dovuto accontentare di un locale piccolo piccolo, e chi invece sta decisamente troppo lontano, ti viene da chiederti se non sia meglio starsene a casa davanti la tv - il che, visto i programmi spazzatura che ci propinano, è veramente tosto da digerire.

Ci si incontra ogni tanto con tutti gli amici, quando a casa di uno, quando a casa dell'altro, si organizza una cena, si chiacchiera e si ride. L'ultima volta ci siamo riuniti per una mega carbonara, qualche settimana fa..... mamma che abbuffata di pasta: 3 kg di spaghetti, 1 kg di guanciale, 6 etti di parmiggiano, e 14 uova per 16 persone! No, ma che pensate... nonostante le apparenze, noi mangiamo poco eh!! :-D

Forse è per la nostalgia di tutto questo che ho scelto proprio questa ricetta dal libro "Pasticceria - torte" di una collana dell'Espresso.. perchè il profumo mi ricorda la citta dell'Aquila, come era prima e come mi auguro di poterla rivedere presto... se chiudo gli occhi, mentre assaggio questa ciambella, mi sembra quasi di camminare per via Roma.. la copisteria, il bar, la segreteria di lettere poco più avanti... una macchina che passa...



Questi gli ingrendienti per portare un pezzetino di l'Aquila nelle vostre case: riporto le dosi per una tortiera a ciambella di 29 cm di diametro :



400 gr di farina
3 uova + 3 tuorli
320 gr di zucchero
10 cucchiai di latte circa
200 gr di yogurt bianco di buona qualità
140 gr di burro
1 bustina e 1/2 di lievito per dolci
1 bustina di zafferano (o ancora meglio lo zafferano venduto in pistilli)
1 cucchiaino di scorza di limone non trattato


Per prima cosa, preriscaldiamo il forno a 180°. Imburriamo e infariniamo uno stampo da ciambella.

Si scioglie il burro, e si lascia da parte a intiepidire. Si mette a stiepidire anche il latte e si scioglie al suo interno lo zafferano.

Poi, si lavorano i tuorli e le uova con lo zucchero in una ciotola fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Si aggiunge il burro fuso, la scorza di limone, lo yogurt e lo zafferano sciolto nel latte.
Ad ultimo si setaccia la farina con il lievito e si aggiunge al composto a cucchiaiate, amalgamandola bene bene.

Si versa il composto, che dovrà essere ben denso e sodo, nello stampo e si inforna per 40 minuti circa. Si sforma e si capovolge su un piatto. Io ho spolverato con zucchero a velo vanigliato.. volendo potete aggiungere delle mandorle pelate, se vi piacciono.



Prima di lasciarvi, vi ricordo che è aperto il mio primo giveaway, lo potete trovare qui. Sarà aperto fino a mercoledì 13 ottobre! Partecipate numerosi, e se avete un blog, inserite se volete il mio bannerino..
Un abbraccio

8 commenti:

  1. Ele mi hai fatto venire la pelle d'oca. Con la tua descrizione sembra di poter vedere attraverso i tuoi occhi e di essere rapita dai profumi del posto. Questa ciambella è un inno alla vita e alla rinascita...
    Un bacio

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  2. Dory: Grazie...... grazie davvero! Ti abbraccio forte..

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  3. conosco molto bene questo dolce!!!leggendo questo bellissimo post mi si stringe il cuore ripensando alla nostra bell'Aquila e a chissa quando tempo ancora passera prima che possa tornare com'era...grazie Ele e un bacione Tittina

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  4. tittina: Grazie a te per essere passata, mi fa molto piacere che condividiamo l'amore per l'Aquila... un abbracio!

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  5. cercando la ricetta della frolla ovis mollis, mi imbatto nel tuo sito e subito sento "odore di casa"...ritrovo lo zafferano, le ferratelle e tanto della mia adorata città dalla quale sono lontana.
    il tuo blog è dolcissimo e veramente bello :-)
    mi ha fatto tanto piacere leggere le tue ricette e i riferimenti che fai a L'Aquila...
    grazie e buon lavoro :-)

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  6. @Mary: è per me un piacere immenso trovare questo tuo commento, in questo particolare post, e ti ringrazio per le tue splendide parole. Spero continuerai a seguirmi :-) un abbraccio

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  7. adoro la pasticceria in ogni sua forma e il tuo blog e una risorsa preziosa di ricette e consigli, continuerò a seguirti con immenso piacere!
    un abbraccio :-)

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