domenica 26 dicembre 2010

BABBO NATALE E LA RENNA RUDOLPH


Ho preparato questa torta per la cena della vigilia di Natale, ho scelto un abbinamento classico, dal gusto rotondo e aromatico: cioccolato e arancia.
Una farcia lussuriosa, e avvolgente, la ganache al cioccolato fondente, accompagnata dalla marmellata di arance, inviatami dalla mia splendida amica Maria, dalla Sicilia.


Ho anche scoperto una nuova base al cioccolato, della mia amica SweetAle, alta, soffice e umida, un'ottima alternativa al pan di spagna; io l'ho fatta nella tortiera da 26, ma Ale mi dice che questa dose va bene anche per quella da 30:

240 gr di zucchero
4 uova
200 gr di farina
160 gr di olio di semi
50 gr di cacao
8 cucchiai abbondanti di latte
1 bustina di lievito per dolci

Si montano molto bene le uova intere con lo zucchero, si aggiunge la farina, l'olio, il cacao, il latte e infine il lievito. Si trasferisce il composto in una tortiera imburrata e infarinata e si inforna, a forno già caldo per 35 minuti a 180°. Dopo 25-30 minuti, fare la prova stecchino: il legnetto deve uscire pulito.

Quando la tagliate a metà per la farcitura, non sollevate la parte superiore con le mani, bensì inserite tra la base inferiore e quella superiore un vassoio e spostatela così: eviterete le rotture ;-)

Ho quindi bagnato con uno sciroppo all'italiana e grand marnier. Spalmato sulla base la marmellata di arance e quindi farcito con la ganache al cioccolato fondente, con ricetta di Chiara.

300 gr di cioccolato fondente
300 gr di panna fresca

Quindi ho decorato con panna montata e una cialdina di pasta di zucchero :-)



Con questa torta, auguro a tutti voi, foodblogger e non, un sereno Natale, pieno di gioia e affetto! Vi abbraccio!

venerdì 24 dicembre 2010

SOGNANDO PARIGI: I MIEI PRIMI MACARONS

Per la serie "non tutte le ciambelle riescono col buco"!

I miei primi macarons.... volevo provarli da una vita... e così ieri mi sono fatta coraggio e ho provato!
Ho cercato in lungo e in largo la ricetta ideale, meglio spiegata e con un procedimento dettagliato.. e ho peregrinato fino ad arrivare sul suo blog, sul blog della maga dei macarons......Il blog in questione è "I dolci di Pinella" e la Pinella in questione è una patita di macarons, come è subito chiaro dalle immagini di questi meravigliosi dolcetti d'oltralpe.
Quindi quale posto migliore in cui cercare l'ispirazione finale? E l'ispirazione a lungo cercata, non tarda a farsi trovare... la scorgo in uno dei tanti post dedicati ai dolcetti tanto sognati. Si tratta dei Macarons di Stephane Glacier. Ho provato quelli al cioccolato e devo dire che non sono affatto delsusa dal mio primo tentativo..



La ricetta è questa:

7 albumi (circa 200 gr)
50 gr di zucchero semolato
1 cucchiaino di succo di limone
un pizzico di sale
450 gr di zucchero al velo
250 gr di farina di mandorle

Per i macarons al cioccolato: 30 gr di cacao amaro; un paio di goccie di colorante rosso (io ho omesso il colorante)
Io ho proceduto così. Non avendo trovato in nessun dove la farina di mandorle le ho tritate.. con il mixer direte voi.. ebbene no! Con questa: la mulijulienne della Moulinex, ovvero l'antenato del mixer che funziona ottimamente con l'olio di gomito! :-D




E' un pò faticoso, ma il risultato è eccellente ;-)
Ho quindi setacciato la farina di mandorle così ottenuta con lo zucchero al velo. Quando si usa il colorante, avere l'avvertenza di unirlo agli albumi, in precenza bagnati con il succo di limone.
Nel caso dei macarons al cioccolato, il colore rosso accentua e rende vivo il colore scuro del cacao. (io ho omesso il colorante)

Montare gli albumi, eventualmente aggiungere un po' di succo di limone. A metà lavorazione aggiungere un cucchiaio di zucchero e poi pian piano la restante parte fino ad ottenere una montatura soda e lucida.


A questo punto, lasciate la planetaria o lo sbattitore elettrico e munitevi di spatola (quest'operazione, oltre a rendere l'impasto liscio, e omogeneo, senza smontarlo, garantisce un ottimo allentamento del bicipite!) aggiungere pian piano le polveri nei bianchi e rimescolare con una spatola dall'alto verso il basso raccogliendo anche il composto dalle pareti. L'impasto deve risultare liscio, brillante e formare un nastro ricadendo sulla massa.

Mettere l'impasto in una sac à poche e depositare dei piccoli dischetti da circa 4 cm su un foglio di carta siliconata.(Io ho utilizzato semplice carta forno).
A questo punto si fanno "crouter" (asciugare) i macarons finchè toccandoli con un dito, la superficie non si incollava al polpastrello. Fateli asciugare per non meno di 30 minuti. Infornate, una teglia alla volta a 145/150°C per 13 minuti. Ruotare le teglie durante la cottura. Far asciugare i macarons per poi staccarli, una volta freddi e incollarli, due a due, con la farcitura prescelta.
 
Io ho utilizzato la ganache al cioccolato fondente, con ricetta di Chiara:
200 gr di panna
200 gr di cioccolato fondente
 
Portare a bollore la panna, quindi sciogliere al suo interno il cioccolato fondente. Una volta freddo, il composto va montato, inserito nella sac a poche e usato per la farcitura..
 
La superficie dei macarons, dovrebbe risultare liscia... la mia è rugosa, almeno nei macarons della prima teglia, nella seconda teglia, era liscia.. Pinella mi ha detto che molto dipende dalla temperatura del forno. Molte volte, pur impostando la temperatura a 150°, la temperatura effettiva non è quella, e quindi sarebbe bene controllarla con l'aiuto di un termometro da cucina...
 
Ho unito i macarons a altri dolcetti che ho fatto in questi giorni, e che regalerò alle varie ziee, amiche di famiglia ecc..... eccoli!
 
 

martedì 21 dicembre 2010

LE FERRATELLE PRIMA DI ANDARE A SCUOLA


Un altro dolce della mia infanzia. Ricordo delle mattine, quando papà mi accompagnava la mattina, avrò avuto 6 o 7 anni, prima di arrivare a scuola ci fermavamo in un forno a metà strada tra casa e scuola, e lì, mi faceva scegliere quella che sarebbe stata la mia colazione quel giorno..
A volte sceglievo proprio questi dolci, che ho scoperto poi essere tipici dell’Aquila…erano sempre profumate e croccanti.. e io ne andavo pazza forse perchè già sapevo, inconsciamente, che un giorno le avrei sgranocchiate direttamente nei vicoletti de l'Aquila, prima di tornare a casa, appena uscita dall'università...

La loro origine risale ad un dolce degli antichi Romani detto Crustulum e nei secoli sono diventate tipiche dei matrimoni: le piastre per cuocerle venivano portate in dote dalla sposa, con incise le iniziali nella parte centrale.
La ricetta è semplicissima, l’unico “ostacolo” nella preparazione è l’attrezzo che si usa per farle: non si trova ovunque, e benanche si trovi è spesso e volentieri un po’ caro. Può essere in lega d’alluminio o in ghisa e ne esistono di vari tipi, vari forme e disegni: a seconda della profondità delle scanalature le ferratelle possono essere alte e morbide (scanalature profonde) o sottili e croccanti (scanalature poco profonde).


Mamma mi ha regalato questo oggetto del desiderio, lungamente cercato, per il mio compleanno.. lo ha trovato a una fiera di paese, e lo ha pagato 25€. Un po’ caro, si… ma se tenuto e usato come si deve, dura per tutta la vita! Mi sarebbe piaciuto ereditarne uno antico, magari quello della mia nonna materna, ma ahimè, non ho avuto la fortuna di conoscerla, se non tramite i racconti di mia madre e delle mie zie. Mamma mi racconta che sua madre non faceva le ferratelle perchè non possedeva il ferro, era troppo costoso per comprarlo e con 6 figli, non poteva permettersi di comprare quest'oggetto di "lusso".

Vi propongo la mia ricetta

Per ogni uovo occorrono:

2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di olio
3 cucchiai di farina
la buccia grattugiata di un limone
In più aggiungiamo per 5 uova ½ bustina di lievito, per 10 uova, 1 bustina intera
E se vogliamo, un paio di cucchiaini di anisetta, o aroma anice.
Si forma una palla e si lascia riposare mentre si scalda il ferro.

Il fuoco va modulato, la fiamma va bassissima, meglio ancora se usate il fornello più piccolo, al minimo.

Per la prima ferratella, bisogna ungere leggermente spennellando l’interno del ferro – entrambi i lati - con dell’olio evo. Quando il ferro è caldo, aprendolo si sprigionerà del vapore: quello è il momento ideale per iniziare a cuocere.

Prelevate una pallina di impasto, del peso di circa 17 gr. Ponetelo nel centro del ferro e chiudete stringendo bene il manico; quindi, quando fuoriuscirà il vapore dai lati, potete allentare la presa, e lasciar cuocere circa 60 secondi per ogni lato, aiutandovi, se necessario, a staccare la ferratella dal ferro con la lama di un coltello. Potete scegliere di togliere ancora bianchine, oppure lasciarle leggermente dorare.

Una volta cotta, lasciatela raffreddare mettendola in un piatto e procedete con la prossima ferratella fino a esaurimento dell’impasto.

Con queste dosi, utilizzando delle uova grandi, si ottengono 40 ferratelle.

Si possono gustare in questo modo, oppure accompagnate da panna, gelato, oppure farcire di nutella e accoppiare due a due… :-)

mercoledì 15 dicembre 2010

TORTA MERITATO RIPOSO

Questa è la torta preparata qualche settimana fa, in collaborazione con Alessandro, per i propri genitori, andati entrambi in pensione!



Quel coso bianco davanti è un foglietto con su scritto: "Vi siete guadagnati un meritato riposo.. Solo una domanda......... Di che colore volete le PANTOFOLE?! Congratulazioni per la pensione!!"

Dentro è un pds al cacao di Chiara, bagnato con sciroppo all'italiana, e farcito con ganache al cioccolato bianco e confettura di frutti di bosco.

Queste sono le due teste nel dettaglio

  
Per realizzarle ho seguito questi tutorial su youtube:




Infine ho messo la testiera del letto che non ho fotografato perchè era ancora umida, ma nella prima foto si intravede!! :-)

Ecco la torta!

martedì 14 dicembre 2010

MI FACCIO PERDONARE CON SPAGHETTI ALLE SPEZIE CON PANCETTA E PROSECCO

Lo so sono sparita senza lasciare alcuna traccia..... degno inizio di un libro giallo.. si sarebbe potuto sospettare che fossi stata rapita dagli alieni oppure convertita all'ascetisimo e andata a vivere in una caverna sul K2, e invece no.... ero semplicemente subissata da un numero indefinito di attività! :-D
Nel frattempo, ovviamente, ho cucinato, torteggiato e fotografato il tutto.... devo solamente ritrovare il giusto ritmo e postare tutto! ;-)

Che dire... il natale è alle porte, si va a fare shopping, si impacchettano regali, decorano alberi e abitazioni, e soprattutto si pensa a cosa cucinare nei giorni clou della festa.... Un'idea che butto lì per il cenone di capodanno, visto che è previsto l'uso del prosecco, sono questi spaghetti, profumatissimi e invitanti, dal gusto sapido e deciso.
Li definirei: semplicissimi, profumati e saporitissimi....


Ecco a voi la ricetta, semplicissima anche lei ;-)
Mentre cuociono gli spaghetti, si mette la pancetta in padella, finchè non è ben dorata, poi si sfuma con due dita di prosecco in cui precedentemente avremmo sciolto una bustina di zafferano e mezzo cucchiaino di curry e una puntina di paprika dolce.

Portare a termine di cottura la pancetta, scolare la pasta e saltarla dentro la padella con la pancetta..

Mantecare, se ci piace, con due cucchiai di parmiggiano reggiano appena grattugiato....e gnammmmmm



Variante: si puo aggiungere la panna, alla pancetta speziata, dopo averla profumata con il prosecco, così da ottenere una cremina niente male.

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