martedì 10 dicembre 2013

LA VILLE LUMIERE E LES GAUFRES

Per riprendermi, ci è voluta quasi una settimana....
Volevo restare li.
Avrei voluto fermare il tempo, e restare li tutta la vita.
 
Parigi è stata ammaliante.
Lo era già prima che la visitassi, sia chiaro, ma vederla, respirare l'aria parigina, l'odore delle boulangeries di pane e brioches sempre caldi, il fascino senza tempo delle signore di un'eleganza e una raffinatezza unica, con quel rossetto rosso perfetto e i guanti di pelle tenuti in mano, le vetrine, i palazzi, i tetti... non c'è storia ne anagrafe che tenga... Parigi è la mia città!
 
La Tour Eiffel, di cui vi parlavo qualche post fa, l'ho vista per la prima volta in lontananza, dall'aereo, avvolta dalla nebbia: era appena una sagoma, e già l'amavo. Qualche ora dopo mi è comparsa davanti girando un'angolo a Trocadero.... e non sono stata in grado di fermare quella lacrima che mi ha rigato il visto pieno di gioia. In foto, nei quadri.. è comunque bella...ma trovarmela davanti, così.... mi ha spiazzato!
 
 
E la vista da sopra la Tour Eiffel, il giorno dopo, al tramonto... era mozzafiato!

 
 
A Montmartre ho scoperto questa patisserie piccola, ma meravigliosa, di proprietà del pasticciere Christoph Roussel, non sarà famoso come M. Ladurée o M. Felder, ma vi posso assicurare che i suoi cioccolatini e i macarons erano strepitosi, da vedere e da mangiare!
 

 
In quattro giorni non abbiamo potuto vedere tutto tutto, ma siamo tornati a casa mooolto stanchi e molto soddisfatti ugualmente: abbiamo portato con noi, oltre a qualche petit cadeau per la famiglia e per noi, tante bellissime foto e tanti ricordi.
Abbiamo mangiato abbastanza bene, anche se la pasta ci è mancata - soprattutto ad Ale. I dolci, ça va sans dire, erano strepitosi: le brioches favolose, tarte aux fraises, macarons, molleux au chocolat, creme brulée, e la suntuosa tarte operà, che sto iniziando a studiare perchè voglio servirla come dessert a Natale.
 
Ho salutato la Ville lumiére con un arrivederci, e spero non passi troppo tempo fino alla prossima volta in cui starò nuovamente con lei.
 
Tornata a casa, dopo aver perso il conto delle lavatrici fatte - e meno male che eravamo solo in due a viaggiare! - siamo usciti per fare la spesa e mi sono fatta un piccolo regalino, per non avere troppa nostalgia di lei e coccolarmi ogni tanto con uno dei dolci tanto amati dai francesi, che trovate in tuuuuuutte le patisseries, boulangeries, café, e perfino alle bancarelle ecc: le gaufres.

Le gaufres, o waffles, sono delle cialde da mangiare calde cosparse di zucchero a velo, di miele, di cioccolata e panna, con la frutta fresca, con le salse al caramello o allo sciroppo d'acero: insomma pensate a qualcosa di dolce, e vi assicuro che sopra le gaufres farà la gioia di grandi e piccini.
Sono croccanti fuori e soffici dentro, e se le mangiate calde........ mamma mia!!!
 
Gaufres
 
 
per 8 gaufres
 
2 uova grandi intere
7 cucchiai di farina 00
2 cucchiai rasi di zucchero
2 cucchiai d'olio di semi di buona qualità
estratto naturale di vaniglia e/o la scorza grattugiata di un limone
un pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito per dolci
latte q.b.
 
in più
 
burro
 
Montate i tuorli con lo zucchero (tenendo da parte gli albumi), aggiungete l'olio di semi, la farina setacciata con il lievito, alternandola con il latte, in modo da avere una pastella densa, ma liscia e filante.
 
A parte, montate gli albumi a neve ferma.
Uniterli al composto di tuorli mescolando dall'alto verso il basso con un cucchiaio di legno. La pastella dovrà essere soffice e non troppo soda.
 
Scaldate la piastra per le gaufres (io ho una piastra elettrica, ma va benissimo anche il ferro per cuocerle sul gas) e versate al centro di ogni cavità un po più di mezzo mestolo di impasto, fino a far riempire ogni buchino. Riempite anche l'altra cavità e chiudete.
Lasciate cuocere per 2-3 minuti, e quando saranno ben dorate, staccatele con l'aiuto di una forchetta o di una pinza da cucina.

Farcite con quello che vi suggerisce la vostra golosità e servite calde. Io ho farcito con un (bel) po' di topping acero Fabbri e un ricciolino di burro.

Nessun commento:

Posta un commento

AVVISO SUL COPYRIGHT

"Zeta come.. Zenzero" è pubblicato sotto una Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License e non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 07/03/2001. I testi e le foto (ove non espressamente specificato) sono proprietà intellettuale di Eleonora Pulcini e protetti dalla legge sul diritto d'autore n. 633,/1941 e successive modifiche, pertanto non ne è consentito l'utilizzo, totale o parziale, su forum o altro, senza l'autorizzazione della sovrascritta, autrice e curatrice del presente blog.