sabato 28 giugno 2014

MEA CULPA MEA MAXIMA CULPA! E UNA PIADINA PER L'MTC

Un mese che non scrivo sul blog, e vi posso giurare su ciò che mi è più caro al mondo, che non me ne sono assolutamente resa conto!

La sessione estiva, prima di tutto - e voglia Dio che sia l'ultima della mia vita - tre torte di compleanno fatte dall'inizio di giugno, una delle quali per Ale, preceduta dall'organizzazione di una festa e, ça va sans dire, relativa cena per venti persone. Aggiungete il fatto che la mia fotocamera digitale mi ha abbandonato a metà maggio, e che la voglia di fotografare non c'è.... e' come se avessi perso, oltre allo strumento, anche la voglia di utilizzarlo.

Ho tante, ma veramente tante ricette ancora da postare, prima tra tutte questa, per il consueto - ma stavolta veramente sul filo del rasoio - appuntamento con il MTC. Il tema di questo mese è stata la piadina romagnola di Tiziana, del blog L'ombelico di Venere: uno spettacolo, che ve lo dico a fa!
Pochissimo tempo per realizzarla, di una semplicità e di una versatilità infinita, adatta anche ad essere preparata in anticipo per poi terminarne la cottura quando si è deciso di consumarle.
 
Provatela e dopo le piadine già pronte vi sembreranno insipide e un vero spreco di soldini!
 
Piadina romagnola con ricotta di pecora, pomodori secchi e arrosto di tacchino
 
 
per 6 piadine
 
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto
15 g di lievito istantaneo per torte salate*
10 g di sale fino
1 pizzico di bicarbonato di sodio
 
per la farcitura
 
150 g di arrosto di tacchino
200 g di ricotta di pecora fresca
12 pomodori secchi sott'olio

*si può usare anche quello normale per dolci e viene bene comunque
 
Fate scaldare al microonde (o sul gas, in un pentolino, come ho fatto io) il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte.
La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura.
 
Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz'ora.
 
Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura.
 
Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme  e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.
 
Il consiglio di Tiziana, per consumare al meglio le piadine è: "L'ideale per la piada è cuocerla e mangiarla, decisamente da il meglio di se!! Se però decidete di prepararne tante e volete conservarle dovete precuocerle. La loro cottura quindi sarà di un minuto scarso per lato e la colorazione molto tenue. Appena si raffreddano le potete mettere in un sacchetto per alimenti e congelarle. Al momento dell'utilizzo scongelatele e terminate la cottura sul testo.
Se invece dovete solo scaldarle, fate scaldare una padella antiaderente a fuoco basso e mettetevi la piadina, chiudete con un coperchio per fare in modo che non si secchi, pochi istanti per lato basteranno."
 
Io le ho farcite spalmando su ogni piadina un cucchiaio di ricotta fresca di pecora, ho aggiunto due pomodori secchi sott'olio - sgocciolati e tagliati a striscioline - e dell'arrosto di tacchino affettato.
Se sono piaciuti anche ad Ale, che non ama le piadine.... potete fidarvi: sono da urlo!!
 

AVVISO SUL COPYRIGHT

"Zeta come.. Zenzero" è pubblicato sotto una Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License e non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 07/03/2001. I testi e le foto (ove non espressamente specificato) sono proprietà intellettuale di Eleonora Pulcini e protetti dalla legge sul diritto d'autore n. 633,/1941 e successive modifiche, pertanto non ne è consentito l'utilizzo, totale o parziale, su forum o altro, senza l'autorizzazione della sovrascritta, autrice e curatrice del presente blog.